L’ERP è da sempre il cuore pulsante di ogni organizzazione. La capacità di orchestrare, gestire in modo integrato e mappare tutti i principali processi dell’azienda attraverso un’unica piattaforma è divenuta un supporto chiave dei processi decisionali strategici. Oggi che i servizi cloud si diffondono in azienda, anche le piattaforme gestionali stanno progressivamente evolvendo verso gli ambienti ibridi o full cloud, per supportare in modo più efficace le esigenze di maggior agilità, economicità di gestione e innovazione tecnologica. L’analista MarketsandMarkets stima che il mercato del cloud ERP mondiale crescerà a un tasso medio annuo composito (CAGR) del 9% nel prossimo quinquennio, passando dai 24,5 miliardi di dollari di giro d’affari che si realizzeranno quest’anno a 37,7 miliardi nel 2024. L’incremento è legato soprattutto alla crescente necessità delle aziende di ottimizzare i processi di business e comprendere in che modo le risorse vengono utilizzate all’interno dei vari dipartimenti e business unit. Ma è anche figlio della necessità di far evolvere i “vetusti” applicativi gestionali in nuovi strumenti intelligenti e aperti, in grado di favorire i percorsi di internazionalizzazione, servitizzazione, agilità di business che sempre più di frequente le aziende intraprendono.
Quali sono i bisogni delle aziende
Alle organizzazioni oggi viene richiesto di essere molto più agili, quindi sapersi adattare in modo veloce al mutare delle condizioni del mercato, e molto più competitive rispetto al passato. In entrambi i casi, la rapidità di go-to-market è fondamentale, unita alla capacità di gestire al meglio i dati che si creano quotidianamente in azienda. Sicuramente, le strategie di servitization hanno impresso un’accelerazione ulteriore a questi trend in molti settori, non solo nel manufacturing. Per vincere le sfide di business, infatti, sono sempre più numerose le aziende che puntano su una trasformazione digitale radicale, che arriva fino alle radici dell’offerta e la stravolge. Il focus non è più sui prodotti ma sui servizi che è possibile creare intorno a essi. La conoscenza del cliente, dei suoi bisogni e delle sue abitudini è, quindi, il vero elemento di differenziazione e la fonte principale di un vantaggio competitivo duraturo.
«Un’offerta di questo tipo – ci spiega Marco Borzone, Business Applications Lead di Avanade – presuppone un presidio delle informazioni finora impensabile e la capacità per l’organizzazione di muoversi con un time-to-market molto più breve rispetto a quanto non avveniva in passato, snellendo tutti i processi interni. Queste esigenze di business si riflettono nella necessità per le aziende di dotarsi di strumenti gestionali agili e scalabili, più semplici da configurare e modificare, meno cristallizzati rispetto a un preciso momento della vita aziendale».
Le aziende devono trasformarsi, quindi, in veri e propri “centri di conoscenza” per riuscire a comprendere ancora meglio i prodotti e come vengono usati, i clienti e le loro esigenze, i fenomeni esterni che impattano sull’azienda e saperli indirizzare a proprio vantaggio. Tutti questi trend puntano allo stesso concetto: «disponibilità dei dati, lettura dei dati, comprensione dei dati… L’ERP è il motore dei dati, quindi è la struttura all’interno della quale andare a raccogliere tutto il know how dell’azienda per renderlo utilizzabile dai suoi decision maker», commenta il manager.
Who's Who
Marco Borzone
Business Applications Lead di Avanade
Come cambia l’ERP
L’ERP deve, quindi, giocoforza, cambiare pelle e trasformarsi. «Deve diventare un oggetto esteso – spiega Borzone – in grado di abilitare i processi, ma non solo. Deve essere un contenitore che raccoglie le informazioni durante l’esecuzione dei processi stessi, le colleziona, le normalizza e le presenta non più in modalità pull come avveniva in passato, quando i decisori dovevano ricercarle nei meandri dei sistemi informativi aziendali, bensì in modalità push, spingendole là dove servono, per supportare i processi decisionali in modo più rapido ed efficace rispetto al passato». Tutto questo si traduce in una parola: intelligenza. «Oggi, infatti, da un ERP ci si aspetta la capacità di supportare funzionalità di Intelligent Automation a più livelli: nei processi, nella comprensione del dato e nell’adattamento continuo dei processi al contesto». Centrale, in questo processo evolutivo, il ruolo del cloud, che diviene piattaforma abilitante universale. È il cloud che permette di aprire le applicazioni aziendali verso l’esterno ed entrare in connessione con il consumatore, aggregando le informazioni raccolte, ormai, in modo esteso e pervasivo dalla sensoristica, dai device, dalle applicazioni in uso. «La possibilità di posizionare la propria piattaforma transazionale in un luogo che le permetterà in futuro di crescere e scalare non solo in termini di quantità di dati raccolti e processi coperti, ma anche di versatilità d’uso, è la principale garanzia di agilità per l’azienda», afferma Borzone.
Come migrare in modo intelligente a Dynamics 365 ERP
L’accesso a un’offerta As a Service e pay-per-use, permette all’azienda di concentrarsi unicamente sulle esigenze di business e dimenticarsi di tutti i grattacapi legati al corretto dimensionamento dell’ERP o al suo aggiornamento periodico. Avanade ha sviluppato una conoscenza estesa degli applicativi Microsoft e il passaggio a Dynamics 365 ERP è parso da subito naturale: «Il cliente si sposta sul cloud con una piattaforma che evolve in autonomia ed è in grado di scalare al crescere dell’azienda supportando nuovi canali di vendita, nuovi modelli di business o l’ingresso in nuove geografie, oppure al contrario di comprimersi, nel caso in cui la direzione intrapresa non sia quella sperata. Il tutto in modo fluido. Dynamics 365 ERP è una piattaforma transazionale, certo, ma è anche una fonte primaria di innovazione per l’organizzazione perché Microsoft la utilizza direttamente, per supportare la propria trasformazione digitale, e mette quindi a disposizione dei clienti l’esperienza maturata sul campo». Il passaggio da un gestionale on premise a uno in cloud non è però privo di complicazioni.
Ed ecco perché Avanade ha progettato un percorso di modernizzazione ottimizzata che sfrutta le funzionalità di Intelligent Automation di Dynamics 365 ERP per ridurre il tempo e gli sforzi necessari: «Abbiamo creato una metodologia, un vero e proprio Intelligent Upgrade Engine, che minimizza l’impatto sull’operatività quotidiana della modernizzazione dell’ERP. Quando si parla di processi, infatti, esistono in azienda alcune configurazioni e prassi stratificate nel tempo, che sono espressione del know how specifico dell’organizzazione e che favoriscono la trasformazione digitale. Preservarle è fondamentale per creare un percorso efficace di migrazione dall’on premise al cloud che permetta di ridurre i tempi e massimizzare il valore degli investimenti sostenuti in precedenza». Avanade ha creato un insieme di strumenti smart che analizzano le soluzioni già in casa per comprendere quali sono state customizzate e automatizzare il più possibile il testing e il porting di questi componenti approfittando dell’intelligenza che la piattaforma stessa mette a disposizione. Ancora una volta, la conferma che la gestione sapiente del dato, e la capacità di estrarre valore dalle informazioni è un elemento centrale nei percorsi di digital trasformation che, ormai sempre più di frequente, vedono il cloud come infrastruttura abilitante di tutti i processi.