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I pagamenti elettronici triplicheranno grazie al mobile

Secondo la ricerca pubblicata dall’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano, le transazioni hanno toccato i 15 miliardi di euro a fine 2013 e cresceranno di tre volte entro i prossimi tre anni grazie alla spinta congiunta di e-commerce, e-payment e dei pagamenti di prossimità

Pubblicato il 21 Feb 2014

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Alessandro Perego,  Politecnico di Milano

Un italiano su dieci ha acquistato via smartphone un biglietto per l’aereo, il treno o la nave. Il 72% è interessato alle soluzioni di mobile wallet che possono trasformare il cellulare in una sorta di portafoglio digitale capace di contenere più comodamente carte di credito, tessere fedeltà e biglietti dei mezzi pubblici. Banche, telco e over the top sono impegnate ad offrire servizi innovativi di costo inferiore. Questo è lo scenario che emerge dalla più recente ricerca dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano, presentata in un convegno presso il Campus Bovisa dell’ateneo milanese.

Secondo i dati rilevati, le transazioni di pagamento non effettuate con il contante (in Italia solo 14% del totale) hanno registrato valore pari a 135 miliardi di euro con le carte di credito tradizionali (l’uso risulta in crescita del 10% rispetto al 2012) e di 15 miliardi con i mezzi di pagamento elettronici: quest’ultima fetta è destinata ad aumentare di tre volte entro il 2016 a seguito dello sviluppo delle soluzioni di Mobile Proximity Payment oggi in fase di sperimentazione.

Nell’ultimo anno è cresciuto da 2 a 6 milioni il numero delle carte di credito contactless, e i POS abilitati nel nostro Paese hanno raggiunto le 150.000 unità. In attesa che si diffondano i nuovi sistemi di mobile-POS e le soluzioni di pagamento di prossimità, risultano trainanti per lo sviluppo dei pagamenti digitali sia l’eCommerce – che ha raggiunto i 12 miliardi di euro con un tasso di crescita di circa il 20% – sia il settore Mobile, che oggi vale 1,2 miliardi di euro suddivisi tra acquisti da smartphone di contenuti digitali (+17%) e di prodotti e servizi (+255%).

Uno scenario che, secondo Alessandro Perego e Giovanni Miragliotta, responsabili della ricerca, individuano in quest’anno come un momento cruciale per la messa a punto dell’ecosistema di pagamento in cui diversi operatori hanno investito nello scorso anno e quindi per un più decisivo confronto con il mercato, con le nuove esigenze ma anche le resistenze al cambiamento di venditori e utenti finali.

Alcuni elementi salienti della ricerca

In Italia il contante viene usato molto oltre la media europea (86% contro il 59% UE), tuttavia dopo diversi anni di debole crescita, nel 2012 c’è stato un aumento di circa il 10% nel numero di transazioni con le carte (da 28,3 a 31,5 transazioni pro capite) e del 7,8% in termini di transato per circa 2.350 euro per persona all’anno. Sul valore totale di 135 miliardi di euro si è registrata una contrazione nel valore medio delle singole operazioni (passate da 77 euro a circa 75 euro) segno di un utilizzo “più quotidiano”, secondo i relatori.

I “new digital payment” che comprendono eCommerce, ePayment, Mobile Commerce e Mobile Payment (sia remoto sia di prossimità) e pagamenti elettronici su Mobile POS producono insieme transazioni per circa 15 miliardi di euro, cifra in grande crescita grazie al contributo dell’eCommerce che è cresciuto in Italia del 20% all’anno e che, a fine 2013, ha raggiunto i 12 miliardi di euro di transato, quasi interamente (al 92%) con pagamenti mediante carte di credito/prepagate o PayPal.

L’ePayment, usato online per i ricariche telefoniche, bollette, tasse e multe, vale oggi poco meno di 2 miliardi di euro, ma si prevede che possa essere incrementato grazie alla redirezione di un maggior numero di pagamenti agli enti locali come effetto del Decreto Sviluppo Bis che obbliga la PA a ricevere i pagamenti in formato elettronico.

La diffusione degli smartphone – sono 37 milioni in Italia e vengono usati online per una media di 75 minuti al giorno – , rendono il mobile uno strumento privilegiato per navigare il web e per usufruire dei nuovi servizi. Se da una parte la vendita di contenuti digitali su mobile è cresciuta del 17% nell’ultimo anno (gli acquisti negli app store valgono da soli 600 milioni euro), l’acquisto di beni e servizi è passato dal 2% al 4,5% del totale eCommerce per circa 510 milioni di euro, grazie ai nuovi servizi di pagamento della sosta e dei biglietti dell’autobus.

Per il Mobile Proximity Payment il 2013 è stato un anno interlocutorio e di sperimentazione, in cui telco e banche hanno avviato tavoli di discussione sugli standard e sulla user experience dei servizi. La presenza di 8 milioni di smartphone circolanti già abilitati NFC e la crescita nell’ultimo anno da 27.000 a 150.000 dei POS disponibili fanno prevedere una forte crescita quest’anno, benché le SIM RFID in circolazione sia ancora modesta (5000 a fine 2013).

Il consumatore dimostra di apprezzare i pagamenti mobili laddove l’operazione evita la ricerca di una edicola per comprare un biglietto o dell’ufficio postale per pagare un bollettino (sono 200 mila i bollettini pagati da cellulare) oltre che per accedere a vendite “time based” (oltre 20% del transato complessivo). Solo il 43% dei consumatori è a conoscenza di cosa sia il Mobile Proximity Payment e alcuni lo temono per motivi che riguardano le conseguenze in caso di smarrimento del telefono (42%), la sensazione di scarsa sicurezza (41%)o banalmente il disinteresse o la preferenza per i sistemi tradizionali (19%).

Nell’indagine gli esercenti risultano interessati alle soluzioni che possono dimostrare di generare ritorno economico, ma vorrebbero anche avere indicazioni più chiare dal lato dell’offerta a causa della proliferazione di varianti tecnologiche che complicano le operazioni. Lo scarso interesse dimostrato negli USA per l’impiego delle tecnologie NFC per i pagamenti di prossimità ha creato ulteriori motivi di perplessità.

Secondo l’Osservatorio, la creazione dei Mobile Wallet potrebbe contribuire a risolvere le residue situazioni di stallo nel settore, integrando via via altri servizi che vanno dalla loyalty al couponing, dal ticketing alla digital identity. Lo sviluppo dipenderà molto dal ruolo che verrà giocato da telco, banche e over the top (i vari Amazon, Apple, Google, PayPal…) nella creazione di valore per il consumatore.

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