L’Italia adotterà la fatturazione elettronica nel 2014. Ministeri, Agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza; a partire dal 6 giugno del prossimo anno non potranno infatti più accettare fatture emesse o trasmesse in forma cartacea.
Secondo gli obiettivi dell’Agenda Digitale la completa dematerializzazione del ciclo di fatturazione riguarderà le imprese europee secondo una roadmap ben definita, identificata anche a seguito del confronto tra Pubblica Amministrazione, fornitori, banche, università, società di consulenza.
Così si arriverà ad avere un bacino composto da quasi il 65% delle imprese che saranno in grado di inviare in automatico le fatture con i propri sistemi gestionali, rispondendo alla richiesta della Pubblica Amministrazione di adottare un formato unico, che sia anche “interoperabile”. Tutto ciò dovrebbe favorire l’adozione di un unico standard condiviso a livello europeo, che rispetti i principali standard di fatturazione avviati presso il CEN, il Comitato Europeo di normazione.
La strada verso il nuovo processo di fatturazione elettronica può essere riassunta in pochi, ma decisivi, passi.
- Introduzione nella Finanziaria 2008 dell’obbligo di fatturazione in forma elettronica nei confronti delle Amministrazioni dello Stato
- Creazione del SDI – Sistema di Interscambio, una infrastruttura di scambio centralizzata capace di raccogliere le fatture elettroniche di tutti i fornitori e inoltrarle successivamente alle amministrazioni destinatarie nonché la gestione dei dati in forma aggregata e dei flussi informativi, anche ai fini della loro integrazione nei sistemi di monitoraggio della finanza pubblica. Le modalità di funzionamento sono state definite con il decreto ministeriale 3 aprile 2013, n.55.
- Creazione del sito “FatturaPA” – all’interno di www.fatturapa.gov.it – che consente di gestire le procedure di accreditamento dei canali (web, web service, SpCoop, Ftp, Pec); controllare la correttezza del contenuto della fattura replicando i controlli effettuati dal Sistema di Interscambio; monitorare lo stato, all’interno dello SDI, delle fatture transitate attraverso il medesimo Sistema; simulare per un periodo determinato di tempo le fasi del processo (compilazione, invio, ricezione di fatture e notifiche); ricevere assistenza da personale tecnico, tramite l’invio di mail a un contact center.
- Possibilità di avvalersi di intermediari dei fornitori e delle amministrazioni attraverso l’apposizione della firmi digitale per garantire l’origine e l’immodificabilità della fattura
- Adozione di un formato di fattura elettronica compatibile con gli standard più diffusi nel Paese, in attesa di adottare un formato unico identificato in a livello centrale in sede europea
- Realizzazione di strumenti – disponibili in rete – che permettono la compilazione di fatture elettroniche, e relativa conservazione, per fini gestionali e fiscali, per conto dei fornitori. Il tutto nell’ottica di andare incontro alle PMI, che oggi faticano a investire in nuovi sistemi.
- Emanazione entro fine anno di un decreto con le linee guida per il processo di adeguamento delle Regioni e dei Comuni. In particolari le prime saranno chiamate a ricoprire un ruolo di intermediari in grado di mettere a disposizione i propri sistemi e servizi ad altre pubbliche amministrazioni locali
- Avviamento del processo di fatturazione elettronica presso Ministeri, Agenzia Fiscali ed Enti di Previdenza entro giugno 2014. Già dal 6 dicembre 2013, le PA possono volontariamente ricevere le fatture elettroniche, loro destinate, attraverso il Sistema di Interscambio.
- Avviamento del processo di fatturazione presso tutte le altre amministrazioni entro giugno 2015.
Il processo ovviamente per poter funzionare perfettamente e entrare velocemente a regime avrà bisogno di uno sforzo di tutti gli attori interessati – amministrazioni fornitori in primis –, di supporto da parte delle associazioni di categoria e di monitoraggio continuo da parte degli organi istituzionali.