Per annunciare la propria vision nel networking d’impresa, Huawei ha scelto il palco del recente Gartner Symposium/IT Expo di Barcellona e un pubblico molto attento ai trend che riguardano le strategie aziendali e il futuro delle tecnologie ICT. Cloud computing, applicazioni social, analisi big data, mobile saranno sempre più importanti per fare business in contesti mutevoli e competitivi, mettendo in crisi prestazioni e flessibilità delle reti.
Un ambito in cui Huawei vuole diventare protagonista, forte dell’esperienza già maturata sui mercati delle infrastrutture per telco e service provider. La società cinese sta infatti puntando fortemente al mercato europeo delle reti d’impresa, contando sull’esigenza di rinnovamento e adozione di infrastrutture di nuova generazione (software-defined network, SDN), la cui domanda globale, pari oggi a circa 360 milioni di dollari potrebbe decuplicare nei prossimi tre anni. Per questo la società sta investendo molto nella ricerca, tra l’altro, anche in Italia, nella zona di Segrate (MI) dove è basato un laboratorio con 70 ingegneri che studiano nuovi sistemi radio a micro celle.
Nel data center in collaborazione con Microsoft
Una novità per Huawei è la collaborazione con Microsoft per lo sviluppo della strategia per l’Open Cloud Fabric Ecosystem che punta a rendere cooperanti e quindi più facili da adottare, le componenti di rete “core” dei data center: ambito in cui Huawei è entrata nello scorso anno, con le piattaforme CloudEngine e CloudFabric. La collaborazione con Microsoft mira a rendere più semplice l’integrazione con le componenti dei sistemi virtualizzati e adattivi usati a supporto del cloud. Con il Cloud Fabric Ecosystem, Huawey promette una migliore integrazione degli switch con le principali piattaforme di virtualizzazione e cloud, oltre che con sistemi di rete di terze parti, protocolli standard come OpenFlow, sistemi di orchestrazione e di gestione.
Nella messa a punto delle soluzioni per i data center, i responsabili di Huawei riconoscono la fondamentale esigenza di cooperare con i partner per la definizione degli standard e garantire l’interoperabilità delle soluzioni. Primo risultato dello sviluppo congiunto, è l’integrazione della piattaforma CloudEngine con l’ambiente di virtualizzazione Microsoft Hyper-V Network che consente di raggiungere migliori prestazioni e facilitare l’interconnessione con gli ambienti non virtualizzati e quindi rendere più semplici le migrazioni. L’integrazione si traduce anche nella gestione semplificata, attraverso il System Center di Microsoft.
Switch “agili” per le reti campus
Con il claim “Agile network, agile world”, Huawei ha presentato una nuova linea di switch per grandi aziende, progettati per reggere i carichi delle applicazioni in cloud, big data, social media e in mobilità e preparare le reti esistenti alla futura transizione verso il modello di tipo SDN.
“Vogliamo aiutare le imprese tradizionali a trasformarsi in imprese digitali – ha spiegato Leon He, presidente di Huawei Enterprise Business Group per l’Europa Occidentale -. Questo è più semplice con soluzioni che, dalle problematiche tecnologiche, spostano l’attenzione sulla gestione della user experience”. La promessa di Huawei è di introdurre funzionalità di “change on demand” nella rete e migliore sicurezza in ambiti in cui gli utenti utilizzano connessioni diverse, wired e wireless, senza soluzione di continuità.
Gli switch della serie S12700 promettono di dare agli utenti servizi di rete più coerenti con le loro necessità, a prescindere dal fatto che in azienda stiano usando il PC oppure il tablet. Si avvantaggiano di un’architettura programmabile basata sulla tecnologia Ethernet Network Processor (ENP) che, secondo Huawei, non perde punti in termini di velocità rispetto all’hardware dedicato, risultando però molto più flessibile e aadatto al supporto di future necessità. Coerentemente con la prerogativa di dare supporto alle grandi reti, i nuovi switch dispongono di capacità avanzate di fault tolerance e clustering.