Oggi è sempre più conveniente sfruttare le tecnologie ormai consolidate per trasmettere fatture e bolle in modalità certificata, come ad esempio la spedizione via PEC.
Recentemente diversi interventi normativi hanno sancito una forte correlazione tra il termine di pagamento della fattura e la sua data di ricezione in materia di lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali tra imprese e tra Pubbliche Amministrazioni e imprese.
La normativa di riferimento prevede che, ai fini della determinazione degli interessi dovuti al creditore in caso di ritardo di pagamento, la data di ricevimento della fattura sia validamente certificata nel caso della sua consegna a mano, attraverso la spedizione via raccomandata A/R, di posta elettronica certificata (PEC) o di impiego del sistema EDI (Electronic Data Interchange) o altro sistema equivalente.
La prova di consegna della fattura (ad esempio l’esito PEC) rappresenta corrispondenza aziendale ed ai sensi dell’art. 2220 del Codice Civile deve essere conservata digitalmente secondo la normativa vigente.
Gli specialisti del Centro di Competenza Dematerializzazione di Doxee hanno realizzato una guida, disponibile gratuitamente sul sito di Doxee, per conoscere tutti gli aspetti della consegna elettronica certificata delle fatture tramite PEC.
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