Un cambio strutturale dell’azienda e a una nuova strategia di copertura del mercato. Nasce da qui la decisione di Project Milano di cambiare nome e diventare PromiGroup, per configurarsi definitivamente come un gruppo.
Come ha sottolineato Piero Antonio Fretto, amministratore unico del Gruppo, «la svolta è dovuta al fatto che negli ultimi tempi Project Milano ha dato vita ad alcune aziende all’estero, per seguire localmente con forniture e servizi alcuni clienti italiani che hanno avviato dei business oltre i confini nazionali».
Who's Who
Antonio Fretto
Amministratore Unico di PromiGroup
La decisione rispecchia, quindi, l’interesse del gruppo «che spinge sull’internazionalizzazione, che interessa non solo PromiGroup, ma anche le aziende cliente e i vendor con cui intercorrono da anni rapporti di collaborazione e su cui si è investito in termini di competenze, Dell Technologies ed Epson», ha ribadito Fretto.
Il Gruppo si connota così come un “braccio armato” di Dell ed Epson che arriva oltre gli Oceani, sottolinea un recente articolo pubblicato su Digital4Trade, che racconta come a innescare la trasformazione del modello di business sia stata una commessa, su scala mondiale, che prevedeva l’erogazione di servizi e la fornitura e installazione di infrastrutture e prodotti proprio a marchio dei due noti vendor tecnologici.
Italia, Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Svizzera: la presenza di PromiGroup nel mondo
Questa operazione ha visto la nascita di PromiGroup Australia, PromiGroup Nuova Zelanda, PromiGroup USA e PromiGroup Svizzera, mentre la capogruppo rimane sempre PromiGroup Italia, a cui si aggiunge poi la consociata PromiService, che supporta trasversalmente tutte le altre realtà. Ancora è in fase di valutazione l’espansione nell’Est Europa: sono già partite delle attività in Albania e si intravedono opportunità di business interessanti anche in Bulgaria e in Polonia.