Si chiude oggi la trentesima edizione di Forum PA, la tre giorni dedicata all’innovazione e la sostenibilità nella Pubblica Amministrazione organizzata da FPA, società del gruppo Digital360 al Roma Convention Center “La Nuvola”. Moltissimi gli eventi ospitati e le presenze di spicco: il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, intervenuto oggi sul tema chiave della digitalizzazione, la sindaca Virginia Raggi, il ministro Giulia Bongiorno e altri esponenti di governo. La trasformazione digitale della PA costituisce il fattore abilitante di qualsiasi riforma che punti a migliorare i servizi pubblici, ma è anche un driver fondamentale per lo sviluppo dell’intera economia. E l’Italia, come noto, ha un grande gap da colmare: un cambio di passo c’è stato, ma restiamo indietro: secondo l’ultimo Digital Economy and Society Index della Commissione Europea, l’Italia si colloca ancora al quartultimo posto tra i Paesi europei per attuazione dell’Agenda Digitale.
«Il Governo e le pubbliche amministrazioni devono sapersi adattare alla trasversalità e alla complessità di quella che sembra essere un’autentica ‘metamorfosi’, che tocca varie dimensioni e rimette in discussione principi e istituti, nel campo del lavoro, dell’istruzione, della fiscalità, del commercio, della sicurezza, modificando profondamente il ruolo dello Stato e dell’amministrazione», ha detto Conte.
Il messaggio di fondo emerso dalla manifestazione è che per raggiungere gli obiettivi ambiziosi di digitalizzazione è necessaria una partnership tra pubblico e privato, che permetta alla PA di creare valore per il Paese attraverso una governance collaborativa.
«La PA digitale non è altro che una buona amministrazione adatta alla società in cui viviamo, solo così può essere il fattore abilitante per lo sviluppo sostenibile del Paese e può migliorare la qualità dei servizi – ha affermato Carlo Mochi Sismondi, presidente di FPA -. Negli ultimi mesi, con il piano triennale, sono stati fatti diversi passi avanti in progetti strategici che consentiranno alle PA di ogni livello di erogare servizi pubblici di qualità, prendere migliori decisioni basate sui dati, fare evolvere processi interni e modelli organizzativi. Per la piena attuazione della digitalizzazione della macchina pubblica però serve una ‘governance collaborativa’ e un’azione congiunta di tutti gli enti. È indispensabile un’alleanza tra mondo pubblico e privato, partendo anche dalla necessaria rivisitazione delle modalità di procurement pubblico».
«Oggi ci troviamo nel mezzo della quarta rivoluzione industriale, ma all’Italia mancano all’appello circa 15 miliardi di euro l’anno di investimenti nel digitale per recuperare il gap con la media di investimenti sul Pil dell’EU5, con Regno Unito, Germania, Francia, Spagna – dice Andrea Rangone, Amministratore Delegato del Gruppo Digital360 -. Il Paese ha compiuto molti passi avanti nell’Agenda Digitale, ora serve un’accelerazione e uno ‘shock’ anche culturale a tutti i livelli per dare una spinta alla digitalizzazione, attraverso un’azione di sistema in cui la Pubblica Amministrazione è protagonista».