Piccole e medie imprese

Google e Unioncamere insieme per i distretti

E’ partito da Salerno ‘Distretti sul web’, progetto patrocinato dal Ministero dello Sviluppo Economico per favorire la digitalizzazione dei distretti industriali italiani

Pubblicato il 18 Giu 2013

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E’ partito da Salerno “Distretti sul web”, il progetto sviluppato da Google e Unioncamere, con il patrocinio del ministero dello Sviluppo Economico, che ha l’obiettivo di contribuire a diffondere la cultura dell’innovazione e favorire la digitalizzazione dei distretti industriali italiani. Il progetto si propone di sensibilizzare e formare le piccole e medie imprese appartenenti a 20 distretti sulle opportunità offerte dal web mettendo a loro disposizione le competenze di altrettanti giovani che si sono aggiudicati una delle borse di studio del valore di seimila euro messe a disposizione da Google.

A partire dal 27 maggio, i venti giovani selezionati hanno iniziato il loro percorso di ‘educazione al digitale’ delle PMI italiane facendo base nelle diverse Camere di Commercio nei cui territori hanno sede i distretti che partecipano all’iniziativa. Per aggiudicarsi la borsa di studio, della durata di sei mesi, i ragazzi e le ragazze hanno dovuto dimostrare di avere competenze di economia, marketing e management, competenze digitali orientate al web marketing, e una conoscenza del territorio e del contesto economico-sociale del distretto nel quale andranno a operare.

Hanno inoltre partecipato a un training formativo organizzato da Google sui principali strumenti a disposizione per supportare le imprese ad avviare una propria presenza sul web. I borsisti coinvolti hanno un’età media fra 24 e 28 anni e studi differenti. Si va dalla laurea in scienze economico-aziendali a quella in psicologia sociale del lavoro e delle comunicazioni, relazioni internazionali, cooperazione internazionale, storia e ingegneria gestionale, ottenute in atenei soprattutto del Nord ma anche di Centro e Sud.

Il primo a essere coinvolto è il distretto dell’agro-alimentare di Nocera Inferiore e Gragnano (Salerno), ma la lista comprende una serie di distretti sparsi per la Penisola come quello orafo di Arezzo, quello di alimentari e bevande di Santo Stefano Belbo (Cuneo), VeronaModa, il distretto del mobile imbottito di Forlì, quello delle piastrelle di Sassuolo e molti altri.

La speranza è che sull’onda delle nuove competenze i distretti allarghino il loro business all’estero. L’export è infatti un traino fondamentale per le imprese italiane in questo difficile periodo, e come diverse indagini hanno rivelato, le aziende attive su Internet fatturano, assumono ed esportano di più di quelle che su Internet non sono presenti. In particolare il binomio export-Internet si conferma una miscela ad altissimo potenziale per il Sistema Paese, e in questo senso il valore dei distretti industriali diventa fondamentale. Secondo un report di commissionato da Google a Boston Consulting Group, le PMI attive in rete hanno registrato una crescita media dell’1,2% dei ricavi negli ultimi tre anni, rispetto a un calo del 4,5% di quelle offline e un’incidenza di vendite all’estero del 15% rispetto al 4% di quelle offline.

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