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Collaborative Analytics: HR e Finance alleati per un approccio Data Driven

Tradizionalmente HR e Finance non lavorano a stretto contatto, ma garantirsi un vantaggio competitivo nel mercato attuale richiede un cambiamento. Per prendere decisioni di business efficaci bisogna ripartire dai dati, puntando sulla loro condivisione e su analisi collettive per decisioni e azioni coordinate

Pubblicato il 04 Apr 2019

collaborative analytics

La Collaborative Analytics è la chiave per la condivisione dei data insight, che aiuta analisti e membri dei team a lavorare insieme per raggiungere obiettivi condivisi. Per portare avanti nuove strategie e ottenere un vantaggio competitivo, le organizzazioni devono avere a disposizione un quadro completo del business e riuscire a valorizzare i dati, che non sono solo necessari per prendere decisioni più intelligenti, ma che si connotano sempre più come veri e propri driver di innovazione.

Collaborative Analytics: si parte da mettere insieme persone, idee e processi

Di tutto questo i leader stanno acquistando consapevolezza, responsabili della funzione HR compresi. L’intelligenza artificiale e il machine learning alimentano il rapido progresso delle analisi in ambito HR, dove cominciano a maturare le capacità analitiche, passando dal descrittivo al diagnostico, al predittivo e al prescrittivo. Avere i dati tuttavia non equivale a essere in grado di usarli efficacemente. Serve un passaggio ulteriore che prevede il mettere a fattor comune un insieme di processi analitici, decisioni e azioni coordinate tra diversi attori e funzioni per raggiungere obiettivi condivisi. È così che si arriva al concetto di Collaborative Analytics che prevede condivisione dei dati, analisi collettive, e decisioni e azioni coordinate. L’analisi collaborativa non solo aiuta a trovare risposte e a prendere decisioni, ma aumenta la visibilità di fatti aziendali rilevanti e migliora l’allineamento delle decisioni e delle azioni portate avanti a livello di business.

Ecco perchè, come sottolinea un recente studio condotto per Oracle – firmato da Tom Davenport (Co-founder dell’International Institute for Analytics, Fellow della MIT Initiative on the Digital Economy e Senior Advisor di Deloitte Analytics) e Donald Anderson (Director Organization and Talent Development Oracle e Instructor presso l’University of Denver) -, per sfruttare appieno le potenzialità della Collaborative Analytics è necessario promuovere un’alleanza tra HR e Finance che consenta di cogliere il reale valore dei dati. In particolare, i team HR dovranno intervenire su tecnologie analytics, competenze e processi: sono questi, infatti, i passaggi che portano a una Collaborative Analytics di successo, abilitando una più efficace collaborazione con il Finance, e mettendo insieme persone, idee e processi.

«Nei dipartimenti HR e Finance ci sono competenze diverse, ma complementari. Tradizionalmente, queste due realtà non lavorano a stretto contatto, ma per garantirsi un vantaggio competitivo nel mercato attuale bisogna cambiare», ha dichiarato Donald Anderson, Director, Organization & Talent Development, Oracle.

Tuttavia, come mostra lo studio condotto a livello globale su 1.510 professioni delle aree Risorse Umane e Contabilità e Finanza, una visione troppo focalizzata sul breve termine e radicate abitudini culturali oggi tendono a essere un ostacolo alla collaborazione tra le funzioni HR e Finance.

Come ha sottolineato Anderson: «Il primo passo per superare le barriere esistenti è adottare un approccio collaborativo, dotandosi delle competenze necessarie per raccogliere e analizzare i dati e usarli per prendere decisioni di business efficaci. Già questo può incidere in modo significativo e positivo sulle performance aziendali».

Approccio Data Driven: dati sì, ma bisogna anche usarli

Il mercato dei talenti è sempre più competitivo: emergono nuove tecnologie, aumentano i costi per reclutare le persone giuste, cresce la domanda di nuove competenze. Ecco perchè i dipartimenti HR devono rivedere l’approccio che hanno rispetto alle tecnologie analytics e al tema delle skill. Ma soprattutto devono collaborare di più e adottare consapevolmente un approccio Data Driven.

Come sottolinea l’analisi di Oracle, il 95% dei professionisti HR e Finance intervistati prevede di inserire tra le priorità del 2019 il tema della collaborazione Data Driven e l’88% crede che la collaborazione tra i responsabili delle due funzioni possa migliorare le performance di business. Ma per usare i dati in modo sensato, HR e Finance dovranno acquisire nuove competenze: il 49% degli interpellati attualmente non può usare le analytics per fare previsioni e l’81% non è in grado di basarsi su dati predittivi per stabilire quali azioni intraprendere in futuro.

Colmare le differenze culturali e il gap di competenze: le persone prima di tutto

Senza una collaborazione efficace e senza saper trarre valore dalle informazioni a disposizione, si ottengono risultati mediocri. Per migliorare entrambi gli aspetti, HR e Finance devono andare oltre la visione a breve termine (il 71% degli interpellati dichiara che i loro team si focalizzano sugli obiettivi trimestrali e non su una visione strategica per il futuro), affrontando le differenze culturali – il 29% delle persone coinvolte nello studio ritiene che abitudini e modi di pensare tradizionalmente diversi siano l’ostacolo principale e il 27% ha menzionato il disallineamento tra le competenze proprie delle due funzioni aziendali, il 17% ha citato il persistere di sili informativi -, riducendo il gap di competenze – mancano le skill per risolvere problemi e agire sulla base di dati (70%), fare ragionamenti e analisi in termini quantitativi (67%), e usare gli analytics per prevedere i bisogni della forza lavoro (55%) .

Una visione univoca: ecco cosa serve ai responsabili HR e Finance

Nell’80% delle organizzazioni coinvolte nella ricerca, i dipartimenti HR e Finance stanno già contribuendo a migliorare la capacità di prendere decisioni in ottica Data Driven. Ma secondo il 57% la collaborazione porterà ulteriori benefici in termini di visione d’insieme, che secondo il 52% dei professionisti HR li aiuterà a diventare partner più strategici per l’impresa.

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