Si è svolto lo scorso 30 gennaio il 1° Workshop della Management Academy for ICT Executives, il progetto culturale del MIP-Politecnico di Milano che favorisce da diversi anni la crescita delle competenze manageriali dei decisori ICT. L’incontro è stato dedicato in questa occasione all’analisi dei risultati della Survey CIO sulle priorità di investimento e innovazione organizzativa ICT per il 2013, le cui principali evidenze sono state pubblicate sul numero di gennaio di ICT4Executive.
Al Workshop hanno partecipato, come guest speakers, Silvio Fraternali, Responsabile Direzione Sistemi Informativi Intesa Sanpaolo Group Services – la società consortile del Gruppo Intesa Sanpaolo a cui fanno capo i sistemi informativi, i servizi operativi, l’organizzazione e la sicurezza, la gestione immobiliare, gli acquisti e la Contact Unit Clienti – e Massimo Milanta, Direttore Generale di UniCredit Business Integrated Solutions – la società globale di servizi di UniCredit, dedicata in particolare, all’erogazione dei servizi ICT, Back Office e Middle Office, Real Estate, Security e Procurement, che conta circa 12.000 persone e coordina le attività in 11 Paesi.
L’ottimismo in Intesa Sanpaolo Group Services
«In Intesa Sanpaolo Group Services si respira un’atmosfera ottimistica per il 2013, perché per chi si occupa di ICT il momento è molto importante e decisamente interessante», ha esordito Silvio Fraternali. Per Intesa Sanpaolo Group Services uno dei temi rilevanti nei prossimi mesi sarà sicuramente quello della multicanalità: è infatti indispensabile seguire lo sviluppo del mercato e del rapporto con i clienti che, ormai, possono non recarsi più fisicamente in filiale, ma relazionarsi con la banca in molti modi diversi fra loro. Si tratta, quindi, di comprendere e gestire al meglio la complessità che caratterizza oggi il mercato e interpretare nuovi modelli di business, tenendo sotto controllo le tante variabili in gioco. «La spinta alla digitalizzazione rappresenta la chiave di lettura di queste trasformazioni e di una nuova visione del futuro», ha commentato Fraternali.
«Finora abbiamo investito molto in ICT, e continueremo a farlo, ma l’obiettivo per noi è soprattutto quello di investire nel modo più efficace possibile. Tutto quanto può essere risparmiato in termini di run, ossia di operatività ordinaria, si traduce in opportunità di change e quindi in risorse per investimenti: questo approccio fa ormai parte della nostra esperienza e della nostra metodologia di lavoro. L’obiettivo è quello di evidenziare le competenze interne – dove queste sono disponibili – e di svilupparle laddove sono carenti. Bisogna creare imprenditorialità diffusa in azienda, in modo che, l’apporto dato da tutti i colleghi alla gestione aziendale, permetta di rispondere alle esigenze del mercato», ha spiegato il manager.
Nella visione di Fraternali, quindi, le competenze ICT saranno sempre più centrali se utilizzate al meglio, e potranno stimolare non solo le aziende, ma anche i loro fornitori, incoraggiando, a vari livelli, un atteggiamento basato sulla necessità di anticipare, più che rincorrere i bisogni del mercato.
La vision di UniCredit Business Integrated Solutions
Nonostante la difficile contingenza economica, in UniCredit Business Integrated Solutions il 2013 vede prospettive positive di sviluppo.
«In questo nuovo anno investiremo molto nei progetti regolamentari, in ottica non semplicemente di adesione alle nuove leggi, ma più in generale per la gestione del rischio in maniera trasversale e integrata », ha spiegato Massimo Milanta.
Accanto agli investimenti in ambito di compliance e rischio, UniCredit Business Integrated Solutions vede come prioritario l’adeguamento allo sviluppo multicanale del mercato, con una gestione del CRM in grado di intercettare realmente le dinamiche e interazioni con i clienti. Complementare a questo aspetto è l’attenzione agli Analytics, per comprendere e prevedere i movimenti della clientela e la volontà di spesa, «attività promettenti perché forniscono un enorme patrimonio informativo che ci permetteranno di proporre soluzioni innovative per la nostra clientela», ha sottolineato il manager.
Il terzo ambito di investimento, infine, è costituito da nuove politiche di “competence sourcing”. «Se bisogna ridurre i costi operativi, una buona alternativa è quella di far leva sul sourcing competitivo nelle aree che consideriamo commodities/utilities. Mentre per quelle aree su cui si vuole investire all’interno è necessario un adeguato processo di formazione e riconversione professionale delle nostre persone», ha spiegato Milanta, aggiungendo: «Noi stiamo intraprendendo questo percorso e presto avremo la possibilità di verificarne l’efficacia».