Ogni giorno è preziosissimo, in questo finale di legislatura, per le sorti dell’Agenda digitale. Più di tutti lo sanno i tecnici che lavorano a questi temi, al governo. Adesso stanno facendo una corsa contro il tempo per chiudere più partite possibili prima delle elezioni e altri consegnarli “ai posteri” almeno in una bozza ultimata.
Decreti attuativi per la Pa digitale, le startup; bandi per le infrastrutture di rete: sono tanti i fronti aperti. Con diversi livelli di maturità.
Pubblica amministrazione
Consideriamo il Documento unico (tessera sanitaria, codice fiscale, carta d’identità elettronica). Nelle intenzioni del governo, dovrà consentire tra l’altro per interagire via internet con la pubblica amministrazione a chi non vuole o non sa usare la Pec (Posta elettronica certificata). Il Miur aveva promesso: forniremo i primi documenti unici in primavera.
Ora sappiamo già che è un obiettivo molto improbabile, a quanto riconoscono anche dalla Funzione Pubblica presso la Presidenza del consiglio, che sta lavorando all’attuazione. Adesso manca un decreto della Presidenza e dell’Interno, per attuare le disposizioni del decreto Crescita 2.0. I tempi non sono definiti ma i lavori sono in stato avanzato: c’è già una bozza in fase di concertazione tra i ministri competenti.
Idem- c’è una bozza- per il decreto attuativo dell’Anagrafe unica. Sarebbe il primo passo importante e concreto verso quei processi di semplificazione, accentramento ed efficienza ottenuti nella Pa grazie al digitale. Un incremento efficace del tasso di digitalizzazione dei processi tipici della nostra PA, sia interni sia di interazione con i cittadini e le imprese, potrebbe portare un aumento della produttività del personale del 10%, con un potenziale risparmio di15 miliardi di euro all’anno, secondo School of Management-Politecnico di Milano. «Anagrafe unica significa che, nell’immediato, lo Stato crea un database centralizzato di tutte le anagrafi comunali. Nel lungo periodo porterebbe alla sparizione di queste ultime», spiega Paolo Donzelli, responsabile di questi temi presso Funzione Pubblica.
Ad aprile dovrebbe essere la volta del decreto attuativo, del ministero della Salute, per il Fascicolo sanitario nazionale (altra grande opera di accentramento e semplificazione, a vantaggio dei costi della Pa e del cittadino). A sentire i tecnici che ci lavorano al governo, sono previsti per giugno, invece, al momento, i decreti attuativi per il domicilio digitale (diritto a ricevere tutte le comunicazione con la Pa tramite Pec) e per l’obbligo della Pa e dei gestori dei servizi pubblici ad accettare pagamenti elettronici.
A settembre scattano l’anagrafe studenti e il fascicolo digitale studenti universitari, senza bisogno di ulteriori decreti. Un punto di domanda investe invece gli open data. In teoria già da gennaio le Pa dovrebbero pubblicare i propri dati ma stanno precedendo in ordine sparso. In particolare per quanto riguarda la pubblicazione delle spese pubbliche, secondo un’indagine di Agorà Digitale, solo tre Regioni e tre Province sono in regola. Alcune altre si stanno muovendo, ma la stragrande maggioranza è ferma.
Sono già scattati invece l’obbligo per la Pa a comunicare i documenti in digitale, la cartella clinica digitale, il passaggio al digitale da parte della Giustizia.
Se ne parla nel 2014-2015, invece, per e-book nelle scuole e le ricette digitali: sono novità infatti che richiedono un’ampia trasformazione dell’intero ecosistema di riferimento. E non ci sorprenderebbero ulteriori rinvii o almeno un’estrema gradualità di attuazione.
Start up
Idem per le semplificazioni burocratiche per tutte le fasi di vita di una startup innovativa e l’abilitazione di nuovi strumenti (come le stock option). Le start up, appunto: qui c’è tanto da fare, ancora. Servirà un decreto attuativo di Sviluppo economico per la certificazione degli incubatori (che così avranno diritto agli stessi vantaggi delle startup certificate come innovative). Potrebbe arrivare prima delle elezioni, secondo Sviluppo economico, che intende anche approfittare del decreto per estendere l’applicazione. Adesso infatti solo gli incubatori che sono società di capitale possono ottenere la certificazione, ma ce ne sono molti che non lo sono eppure incubano tante start up. Per esempio quelli del mondo universitario.
Per marzo è previsto invece il regolamento Consob per abilitare il crowdfunding delle startup. Più in là, il decreto attuativo per gli incentivi fiscali, mentre non si sa ancora se- come promesso informalmente da Sviluppo economico – sarà possibile aumentare, tramite Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), le risorse a disposizione del Fondo italiano di investimento a favore del venture capital, per una somma compresa tra 50 e 100 milioni di euro. Consola sapere che nei programmi di PD, Pdl e Scelta civica (Monti) c’è l’intenzione di potenziare gli strumenti già previsti dal Crescita 2.0 a favore delle startup innovative.
Banda larga
Ultimo capitolo, la banda larga. Qui ci sono due fronti aperti. Le facilitazioni per nuovi scavi fibra e cablature verticali di palazzo in fibra, e i bandi di gara per le reti. Il primo fronte si sbloccherà a giorni, dicono da Sviluppo economico, grazie a un decreto che ora è in fase di concertazione. Il secondo è pure a un passo dalla svolta. I bandi avranno 480 milioni di euro di fondi pubblici per eliminare il digital divide entro il 2013, più 547 milioni per mettere reti a banda ultra larga in alcune delle zone non coperte dai piani degli operatori. A questi fondi si sommerà almeno un 30 per cento fornito dagli operatori che, vincendo il bando, costruiranno le reti.
Innovazione | Misure normative necessarie | Tempi e stato dell’arte |
Documento unico: funzionamento, gestione e ulteriori applicazioni | Decreto Presidenza del consiglio e Interno | Tempi non definiti. Bozza in fase di concertazione tra ministri competenti |
Anagrafe unica | Decreto della presidenza consiglio su proposta Interno | Anagrafe operativa con il decreto, ma per il funzionamento tempistiche non definite. Bozza in fase di concertazione tra ministri competenti |
Digitalizzazione certificati di nascita e morte | “ | Tempi non finiti. Schema di decreto in fase di preparazione. |
Comunicazione digitale dei documenti da parte della Pa | Non necessarie | Già in vigore da gennaio 2013 |
Domicilio digitale | A seguito dell’Anagrafe unica, richiesto decreto attuativo della Presidenza del consiglio | Tempi non definiti, stimato giugno 2013 |
Open Data | Già in vigore, ma l’Agenzia dell’Italia digitale deve fornire modalità per la pubblicazione dei dati | Tempi da definire per le modalità |
Obbligo della Pa e dei gestori dei servizi pubblici ad accettare pagamenti elettronici | Decreto attuativo del Mise, con l’Agenzia per l’Italia digitale | Giugno 2013 |
Anagrafe studenti, fascicolo digitale studenti universitari | Non necessarie | Settembre 2013 |
Libri scolastici esclusivamente digitali o misti (scuole materne) | “ | Anno scolastico 2014-2015 |
Libri scolastici esclusivamente digitali o misti (scuole medie e superiori) | “ | Anno scolastico 2014-2015 |
Fascicolo sanitario nazionale | Decreto del ministero Salute | Entro 90 giorni dalla conversione del decreto in legge |
Ricette digitali | Non necessarie | Attuazione progressiva nel 2014-2015 |
Cartella clinica digitale | “ | Già in vigore da gennaio 2013 (non obbligatoria ma facoltativa) |
Giustizia digitale | “ | Già in vigore, obblighi scattano a 30-60 giorni dalla conversione del decreto (a seconda degli atti di riferimento) |
Facilitazioni per nuovi scavi fibra e cablature verticali di palazzo in fibra | Decreto attuativo di Sviluppo economico | Tempistiche non definite sul decreto. Decreto in fase di concertazione tra ministeri competenti |
Misure startup: agevolazioni burocratiche | Non necessarie | Già in vigore |
Incentivi fiscali alle startup | Decreto attuativo Mef, con passaggio alla Commissione europea | Tempistiche non definite, probabilmente dopo le elezioni |
Crowdfunding per le startup | Regolamento Consob | Entro marzo |
Certificazione incubatori startup | Decreto attuativo del Mise | Tempi non definiti, previsto prima delle elezioni |