Un Osservatorio di Confartigianato vigilerà sulla corretta applicazione del recente decreto 192/2012, che fissa a 30 giorni il termine per saldare le fatture emesse in Italia dalle imprese verso enti pubblici o altre imprese.
L’Osservatorio è disponibile dal 31 gennaio sul sito web di Confartigianato, e offre informazioni sul funzionamento delle nuove norme, consulenza su come far rispettare i propri diritti di creditori e la possibilità di segnalare nuovi ritardi e mancate applicazioni della legge. Una sezione dell’Osservatorio è dedicata allo strumento della certificazione del crediti accumulati dagli imprenditori prima dell’entrata in vigore della nuova legge.
Anche in questo caso, oltre alle istruzioni per l’utilizzo della certificazione, sarà monitorata l’efficacia dello strumento.
“La nuova normativa sui tempi di pagamento – sottolinea in un comunicato il Presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti – è stata fortemente voluta da Confartigianato ed è un passo avanti per ristabilire etica e correttezza nei rapporti economici tra imprese e Pubblica Amministrazione, tra imprese committenti e imprese subfornitrici. Ma la legge non deve restare sulla carta: va rispettata. L’Osservatorio serve proprio per monitorarne l’applicazione e periodicamente renderemo pubblici i casi dei ‘cattivi pagatori’, siano essi Enti pubblici o soggetti privati. Insomma, non molleremo la presa. Ne va della sopravvivenza delle imprese e della possibilità che l’Italia diventi un Paese europeo sul fronte dei pagamenti”.
2012: tempi di pagamento della PA saliti a 193 giorni
Come noto in questo periodo di crisi economica molte imprese sono in serie difficoltà o falliscono a causa dei ritardati pagamenti dei loro debitori, e purtroppo uno dei principali colpevoli in questo senso è la Pubblica Amministrazione.
Un rapporto proprio di Confartigianato rileva che il tempo di pagamento medio di una fattura da parte della PA a fine 2012 è salito a 193 giorni (dato che per le ASL sale a 269 giorni), aumentando addirittura di 54 giorni nei sei mesi tra maggio e novembre 2012. Gli enti pubblici italiani hanno accumulato debiti commerciali per 79 miliardi nei confronti dei fornitori di beni e servizi, ai quali questa situazione costa 2,5 miliardi di maggiori oneri finanziari.
Il Decreto legislativo 192/2012, che recepisce la direttiva 2011/7/UE, si inserisce in questo scenario, e fissa in 30 giorni il termine per i pagamenti nelle transazioni commerciali tra imprese, e tra enti pubblici e imprese: solo in casi eccezionali – per esempio ASL e ospedali – il termine può raddoppiare a 60 giorni. Il decreto si applica ai contratti stipulati dall’1 gennaio scorso, e prevede in caso di ritardi l’applicazione automatica di interessi di mora su base giornaliera fin dal primo giorno di ritardo, a un tasso che per questo primo semestre 2013 è dell’8,75%.