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Innovare con concretezza: l’approccio della Banca Popolare di Sondrio

Secondo Milo Gusmeroli, Vicedirettore Generale di BPS, è in atto un profondo cambiamento economico e sociale che va affrontato a piccoli passi e con idee chiare

Pubblicato il 04 Feb 2013

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Anche le banche stanno attraversando la crisi che da ormai tre anni interessa il nostro Paese e il resto del mondo, e come le altre aziende anch’esse puntano alla riduzione dei costi.

“Accanto alla crisi – dichiara Milo Gusmeroli, Vicedirettore Generale della Banca Popolare di Sondrio, società cooperativa per azioni con oltre 2.550 dipendenti e una rete di oltre 300 filiali – vedo anche in atto un processo di cambiamento, che da un lato coinvolge tematiche quali la multicanalità e la consumerizzazione. Il cambiamento non è solo un tema economico, ma anche sociale: le persone cambiano e cambia il modello di fare business delle aziende. La discontinuità, dall’altro lato, apre questioni relative ai servizi e alla semplificazione. In questo momento siamo fortemente orientati all’innovazione, o cambiamento che dir si voglia, in un’ottica di servizi”.

Di qui la necessità di essere aperti all’innovazione e all’intuizione, ma con concretezza, poiché il contesto impone concetti quali velocità di ritorno economico, innovazione frugale, nuove frontiere, innovazione di relazione o delle piccole cose, tutte questioni che si fondano però su un core solido, per il successo.

“Innovazione, quindi, è più una questione di volontà che di idee: è necessaria la volontà di innovazione, che se supportata da idee chiare genera entusiasmo. Se non abbiamo né volontà di innovazione né idee chiare, rischiamo di vagare smarriti o inseguendo sirene, in un mercato ambiguo e in continuo cambiamento, come è quello attuale”, afferma Gusmeroli.

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