Per portare l’innovazione all’interno dell’organizzazione sempre più aziende ricorrono al paradigma dell’Open Innovation, l’innovazione aperta che permette di entrare in contatto con idee, soluzioni tecnologiche e competenze che arrivano dall’esterno, da università, startup, istituti di ricerca pubblici e privati, fornitori, programmatori.
Anche Auriga, azienda che opera in Italia e in Europa nel mercato delle soluzioni software per l’IT banking, ha deciso di puntare su questo modello, lanciando un nuovo incubatore per startup, l’Innovation Camp IC406, pensato per raccogliere e dare slancio alle migliori idee innovative in ambito digital business.
«L’innovazione è da sempre nel DNA di Auriga e crediamo nell’Open Innovation, un modello che ormai dal nostro punto di vista è diventato imprescindibile – sottolinea Vincenzo Fiore, CEO di Auriga -. Lo abbiamo reso parte integrante del nostro business, dando vita a un nostro incubatore con sede a Bari, dove Auriga ha sempre avuto il suo quartier generale. IC406 è una grande opportunità per tutti: i talenti possono trasformare le idee in impresa, e l’organizzazione può essere contaminata da quello slancio, da quella creatività, da quella spinta innovatrice che è la linfa vitale della crescita».
Who's Who
Vincenzo Fiore
CEO, Auriga
Il percorso d’incubazione prevede una fase di selezione in cui sono valutate le competenze del team, il grado di innovazione del progetto e le potenziali sinergie con il network dell’incubatore. Il periodo di incubazione per i team selezionati va dai 6 ai 9 mesi e prevede un contributo economico fino a 25.000 euro per ogni startup. In seguito, è prevista la fase di MVP testing & execution, che prevede un percorso di formazione e accompagnamento per studiare il target di mercato, ipotizzare il proprio modello di business e realizzare il business plan. Infine, concluso il programma di incubazione, il percorso e i risultati raggiunti da ciascun team vengono esaminati, per verificare l’idoneità a candidarsi a eventuali programmi di accelerazione per lo scale-up dell’iniziativa.
«Abbiamo pensato a un percorso fisico o virtuale per dare la possibilità di partecipare anche a chi non si trova in prossimità dell’incubatore. È possibile, quindi, utilizzare gli spazi della sede di Bari, usufruendo sul posto di tutti i servizi resi disponibili da IC406, oppure usufruire in remoto dei servizi di accompagnamento e supporto, per trasformare la propria idea in impresa», continua Fiore.
L’Innovation Camp IC406 è rivolto a studenti, laureati, ricercatori o professionisti, o anche a giovani aziende e piccole e medie imprese innovative, che intendono sviluppare una propria soluzione nell’ambito del Digital Business da testare prima del lancio sul mercato. IC406 mette a loro disposizione supporto e competenze specifiche per costituire la propria startup, grazie a un programma di accompagnamento e di incubazione, compresa la possibilità di partecipare a workshop, seminari e corsi di imprenditoria, oltre a un network di partner qualificati.