Il 18 ottobre 2018 segna un ulteriore traguardo verso la digitalizzazione del procurement pubblico, con l’entrata in vigore dell’obbligo di comunicazioni elettroniche tra stazioni appaltanti e imprese in tutta la fase di gara, come prescritto dall’art.40 Comma 2 del Codice dei Contratti Pubblici, in recepimento della normativa europea 2014/24. Un passo avanti importante, che conferma il procedere – almeno sulla carta – del percorso di dematerializzazione, controllo, razionalizzazione ed efficientamento dei processi degli appalti pubblici, regolamentato, così come prescritto dalla normativa comunitaria e quella nazionale.
Non tutte le Stazioni Appaltanti sono però pronte a mettere in atto quanto richiesto dalla normativa. Un’analisi condotta da Fondazione PromoPA* su un campione significativo di organizzazioni pubbliche locali e centrali rileva che almeno il 30% degli intervistati non dispone di tecnologie per lo svolgimento di gare elettroniche.
Queste organizzazioni sono ancora in tempo per mettersi in regola con gli obblighi di legge. Un aiuto viene da Jaggaer, che propone una soluzione “standard” – comprensiva di tutti gli istituti di gara e pienamente rispettose dei requisiti del codice dei contratti pubblici – implementabile in poche settimane. Ciò significa che una stazione appaltante potrà svolgere la sua prima gara elettronica, in osservanza della scadenza del 18 ottobre, in meno di 6-8 settimane dall’inizio dell’implementazione della piattaforma Jaggaer. Si tratta di soluzioni molto consolidate, di facile utilizzo e garanti dei più elevati standard di sicurezza, riservatezza e integrità dei dati. Perché rischiare di infrangere i regolamenti quando è possibile mettersi in regola facilmente e rapidamente?
Maggiori informazioni si possono trovare sulla pagina dedicata del sito Jaggaer.
*Report “La Qualificazione delle Stazioni Appaltanti: opportunità e strumenti per l’implementazione di un modello nazionale”