Qualificazione delle stazioni appaltanti
Valutazione dell’offerta
Analisi della spesa
La terza raccomandazione fa riferimento all’esigenza di un monitoraggio costante dell’andamento della spesa, frutto di una disponibilità spesso esigua di risorse, soprattutto negli enti locali. Anche in questo caso le indicazioni sono due. La prima, “riqualificare la spesa pubblica con l’adozione di soluzioni innovative che ne permettano il monitoraggio”, spinge a puntare sulle soluzioni moderne disponibili sul mercato come strumento di evoluzione del Procurement Pubblico e di riqualificazione della spesa pubblica, anche in ottica della riduzione nel medio-lungo termine degli sprechi. La seconda, “introdurre attività di internal audit per lotta alla corruzione”, è mirata a rivitalizzare i controlli di legalità nell’ambito di un’attività di prevenzione di impronta collaborativa e consulenziale per fronteggiare i rischi di illegalità e cattivo uso di risorse, stimolare i dirigenti a prevenire violazioni e sprechi, dare l’allarme laddove si registrino i rischi maggiori di cattiva gestione o fatti illeciti. A chi svolge questa attività va garantita l’autonomia necessaria a conservare neutralità.
Nuove partnership pubblico-privato
La Corte dei Conti europea ha espresso forti perplessità sull’utilizzo dello strumento dei partenariati pubblico-privati (PPP) nell’Unione Europea (cfr. Rel. N. 9/2018), evidenziandone le criticità e denunciando una certa carenza di preparazione delle PA nella programmazione e nella gestione delle iniziative. Questo elemento compromette, sul piano operativo, il raggiungimento dei risultati che è ragionevole e lecito attendersi dall’utilizzo dei PPP. In questo caso la raccomandazione del Libro Bianco per la PA sono di:
– favorire la condivisione delle esperienze e l’open innovation, anche promuovendo piattaforme tecnologiche che ne favoriscano la diffusione. Tra le criticità evidenziate dalla Corte c’è anche la mancanza di strumenti di supporto alle amministrazioni che intendano intraprendere questa strada, ivi compresa la diffusione e condivisione di “buone pratiche”;
– favorire l’utilizzo dei nuovi strumenti procedurali previsti dal Codice, che già oggi consentirebbero a PA e imprese di collaborare per realizzare progetti di innovazione: partenariati per l’innovazione, pre-commercial procurement, dialoghi competitivi, ecc.
Dibattito Pubblico
Il DPCM del 9 maggio 2017 introduce in Italia, ai sensi dell’Art. 22 del D. Lgs. 50/2016, il dibattito pubblico per le grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale, aventi impatto sull’ambiente, sulla città o sull’assetto del territorio. Il Decreto individua, nel relativo allegato, le tipologie e le soglie di intervento. L’indicazione in questo caso è che, dato un primo coinvolgimento degli stakeholders del territorio al dibattito, si auspica l’apertura a un numero maggiore di cittadini nelle fasi successive del dibattito stesso. La normativa nazionale dovrebbe prevedere la possibilità di richiedere l’apertura a dibattito pubblico per almeno lo 0,50 per cento dei cittadini, degli stranieri o degli apolidi, che hanno compiuto sedici anni e regolarmente residenti nella Regione, anche su iniziativa di associazioni e comitati.
Com’è nato il Libro Bianco per la PA
Il Libro Bianco è il frutto di un processo partecipativo di advocacy avviato all’inizio del 2018 con una prima fase di ascolto della community di innovatori di FPA, durante la quale sono stati raccolti commenti, riflessioni e suggerimenti rispetto ad alcuni temi ritenuti strategici – dalla riforma della PA alla trasformazione digitale, dalla sanità al procurement pubblico, dalle politiche urbane alle quelle per il lavoro e l’istruzione -, chiedendo cosa non si doveva perdere di quanto fatto negli ultimi anni, quali iniziative e progetti devono essere aggiornati, o abbandonati, perchè non hanno prodotto i risultati sperati, cosa di nuovo è importante mettere nel programma della nuova legislatura. Ne è scaturito un patrimonio di conoscenza, in gran parte condensato in 60 contributi scritti e 46 videointerviste raccolti nella rubrica “Caro governo: l’innovazione che vorremmo”.
Il secondo passaggio è coinciso con la 29esima edizione di FORUM PA (Roma, 22-24 maggio 2018), concepita come momento di confronto, elaborazione e proposizione finalizzato alla redazione di un programma d’innovazione della PA da mettere sulla scrivania del nuovo Governo. Tra i 250 incontri in programma, 25 sono stati selezionati e progettati con lo specifico obiettivo di suggerire alcune raccomandazioni per valorizzare quanto si è già fatto, individuare una chiara gerarchia di priorità di quanto rimane ancora da fare ed esaminare le iniziative che non hanno prodotto i risultati attesi.
I risultati emersi sono stati rielaborati da FPA e raccolti in una prima versione del Libro Bianco, rilasciata il 28 giugno 2018 sulla piattaforma ReadTheDocs, e messa in consultazione pubblica fino al 15 settembre. Il documento si è così arricchito di oltre 200 contributi, i più significativi dei quali sono stati integrati nella versione definitiva del documento, consegnata al Ministro dell Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno.
*cfr. documento della Commissione Europea “Appalti pubblici efficaci in Europa e per l’Europa“