La Banca Popolare di Sondrio, con 2.450 dipendenti e 300
filiali, investe in ICT somme ingenti, come tipico del
comparto. Secondo Milo Gusmeroli, che ricopre anche il ruolo di
CIO, «l’operatività della Banca, i suoi servizi, la
sua differenziazione del resto passano proprio attraverso un
contenuto informatico».
La crescita degli investimenti ICT appare dunque necessaria,
almeno per quanto riguarda la parte più strategica e di
business. Le priorità individuate dalla Banca di Sondrio per il
2012 sono tre. La prima riguarda il completamento e la
sostituzione di applicativi core, con lo sviluppo di nuove
piattaforme integrate nei vari comparti. Le altre due linee di
investimento prioritarie attengono a un migliore e più esteso
utilizzo dell’informazione, sia per supportare la
pianificazione strategica e l’evoluzione del business, sia
per migliorare la relazione con il cliente.
«Intendiamo utilizzare il patrimonio più importante che la
Banca possiede, quello dell’informazione, per fornire
elementi che aiutino a prendere decisioni strategiche, attraverso
un processo chiaro e un maggior presidio dei rischi. Ciò si
traduce in una gestione più sana e prudente, con una visione
dell’attività che pone il cliente al centro, in
un’ottica CRM», afferma il CIO.
Queste informazioni, però, non vivono isolate,
ma devono essere gestite e concluse in un’ottica
multicanale, con un utilizzo esteso sia
all’interno sia all’esterno dell’azienda e con
un modello di comunicazione più efficace. «Unified
Communication e multicanalità sono due principi non facili da
realizzare: integrare la comunicazione, con i canali operativi
comporta un cambiamento e degli investimenti non
secondari», sottolinea Gusmeroli. Il terzo ramo di
interventi su cui si focalizzeranno gli investimenti riguarda la
razionalizzazione delle architetture, sia di carattere
applicativo sia infrastrutturale, nell’ottica di
efficientare l’ICT, che è la macchina di supporto al
business, e semplificare i processi.
«Sono investimenti mirati alla riduzione dei costi e a un
utilizzo più razionale delle risorse che si hanno a
disposizione, nell’ottica non di spendere meno ma di
spendere meglio. Per questo, stiamo realizzando un nuovo
sistema di ICT performance management che ci consentirà
di misurare i ritorni che vengono dall’ICT,
nell’ambito di una strategia aziendale complessiva, volta
anche, come detto, a gestire al meglio le informazioni e
condividerle».