Una recente ricerca condotta da Coleman Parkes Research indaga su scala globale il livello di innovazione digitale delle aziende. Tre i profili emersi: aziende leader, ritardatarie e tradizionali.
La maggior parte delle aziende leader (tra il 74% e il 83%) si considera un utilizzatore avanzato di tecnologie digitali. I ritardatari digitali (digital laggards) sono invece aziende spesso gravate dalla necessità di far fronte principalmente ad altre tipologie di spese, come la manutenzione: ciò indebolisce i budget, impedendo maggiori investimenti nel campo dell’innovazione digitale. I tradizionali-digitali (digital mainstream) rappresentano invece la maggior parte (60%) delle aziende prese in esame dal sondaggio, con un approccio convenzionale nei confronti delle nuove tecnologie.
Questo white paper, proposto da Hewlett Packard Enterprise, mette in evidenza i risultati della ricerca CPR, esaminando i diversi stadi dell’avanzamento IT, i differenti approcci e i risultati delle strategie intraprese. Leggendondolo, potrete scoprire:
- Come le aziende che utilizzano cloud, tecnologie mobile e Big Data a livello avanzato, tendono ad affermarsi sul mercato e a registrare elevati ritorni d’investimento
- Qual è il rapporto tra business di successo e innovazione digitale
- In che modo il miglioramento constante porti notevoli risultati di business come, ad esempio, l’ottimizzazione della customer experience, la riduzione dei costi e l’aumento della quota di mercato
- Perché l’approccio olistico dal punto di vista digitale sia una mossa vincente
- Quando è necessario cambiare l’approccio infrastrutturale e quali sono le priorità di investimento
- Come e perché l’innovazione IT può determinare il successo di un’azienda