La puntualità nel pagamento delle fatture da
parte delle aziende italiane è calata nel terzo trimestre 2010.
È quanto emerge da una ricerca CribisD&B,società del gruppo
Crif, che conferma come le aziende si trovino a dover
fronteggiare una difficile situazione di mancanza di
liquidità, che il sistema bancario sta tentando di
risolvere, in collaborazione con le istituzioni, designando dei
fondi speciali di prestito pensati proprio per sostenere
le PMI in questo difficile momento congiunturale.
In dettaglio, nel corso del terzo trimestre 2010 solo il
39% delle imprese ha pagato alla scadenza concordata coi
propri fornitori, un dato in diminuzione rispetto al secondo
trimestre (in cui era il 42%). La ricerca ha inoltre evidenziato
che il 51% delle aziende ha accumulato un ritardo fino a
un mese, il 2% di oltre 60 giorni, lo 0,5% tra i 90 e i
120 giorni, e lo 0,3% di oltre 120 giorni. Geograficamente, circa
il 60% delle imprese del centro-nord ha pagato in ritardo i
propri i fornitori, percentuale che sale al 66% per le
aziende del sud. I macrosettori che si
contraddistinguono per una minore percentuale di pagamenti
puntuali sono quelli del commercio all'ingrosso e
dell'industria, mentre oltre il 44% delle aziende
dell'agricoltura e dei servizi finanziari ha pagato entro la
scadenza prefissata.
In aiuto delle PMI italiane intervengono tuttavia alcune
iniziative di finanziamento. Fra queste, l’accordo
quadro fra gruppo Montepaschi e il sistema delle camere
di commercio, finalizzato a sostenere le PMI che
investono nei mercati esteri attraverso specifici
prodotti e servizi di assistenza e consulenza, volti a
incentivare le loro attività commerciali e i loro programmi di
investimento internazionali. L'accordo, che sarà
concretizzato nel corso di dicembre nei diversi contesti
territoriali, prevede un programma di prima consulenza
personalizzata e servizi di supporto finanziario e
commerciale per l'estero su attività di prima
assistenza (come scouting e partecipazione a missioni e fiere) e
di consolidamento commerciale (come studi di mercato e di
fattibilità).
Intesa Sanpaolo e Piccola Impresa di
Assolombarda hanno invece istituito un plafond da
1 miliardo di euro per offrire finanziamenti
alle PMI della provincia di Milano. Il finanziamento riguarda tre
distinti ambiti di applicazione: la crescita
dell'impresa, in cui sono comprese le iniziative per
migliorare gli aspetti patrimoniali e di cultura creditizia, i
progetti volti all'internazionalizzazione,
per cui sono previste azioni di supporto alle strategie sui
mercati esteri, e volte all'innovazione, che
riguardano finanziamenti volti a supportate i programmi di
ricerca, di acquisizione di nuove tecnologie e di
raccordo tra banca, impresa e università.
Un altro plafond da 600 milioni di euro sarà
invece messo a disposizione delle piccole e medie imprese di Roma
e provincia dal nuovo accordo sottoscritto dall'Unione
degli Industriali e Intesa Sanpaolo. Verranno
messi a disposizioni strumenti per incentivare
l’innovazione, con il finanziamento e lo
sviluppo di programmi di ricerca, e
l’internazionalizzazione, attraverso la
fornitura di un supporto operativo in 40 paesi nel mondo e le
consulenze specialistiche del polo per
l'internazionalizzazione del gruppo.