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Accesso al credito: qualche segnale di miglioramento per le PMI. La fotografia dell’Osservatorio Confcommercio registra una crescita delle imprese che agiscono in autonomia

Aumenta rispetto agli ultimi mesi del 2009 la capacità delle imprese di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario (14% contro il 16% del trimestre…

Pubblicato il 01 Giu 2010

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Aumenta rispetto agli ultimi mesi del 2009 la capacità
delle imprese di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario
(14% contro il 16% del trimestre precedente)
e sono di
più quelle in grado di fronteggiare autonomamente questa
esigenza (oltre il 60% rispetto a poco più del 50%). Questa la
“fotografia” del rapporto tra banche e imprese nel
primo trimestre 2010 scattata dall’Osservatorio sul credito
di Confcommercio in collaborazione con Format Ricerche di
Mercato.

In particolare, dalla ricerca è emerso che le imprese che sono
riuscite meglio di altre a fare fronte al proprio fabbisogno
finanziario operano in prevalenza nei comparti immobiliare,
alimentare, informatica e Gdo, sono di medie dimensioni (50-249
addetti), e si collocano nelle regioni del Nord del nostro Paese.
Al contrario, hanno avuto qualche difficoltà le imprese del
commercio all’ingrosso e dell’abbigliamento,
soprattutto se residenti nelle regioni del Centro Italia e del
Sud Italia.

Se guardiamo all’offerta di credito da parte del sistema
bancario, si riscontra, invece, un irrigidimento degli istituti
di credito nella concessione dei finanziamenti:
diminuiscono, infatti, le imprese a cui è stato
accordato il fido richiesto
(55,5% rispetto a quasi il
63% della precedente rilevazione) e aumenta il numero di imprese
che ha visto accogliere la domanda di finanziamento ma con
ammontare inferiore a quello richiesto (9% contro il 6%). Inoltre
le imprese segnalano un aumento dei costi del finanziamento e dei
servizi bancari e la richiesta di maggiori garanzie.

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