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Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione 2010 del Politecnico di Milano: nelle imprese italiane si diffondono i benefici di conservazione sostitutiva e veicolazione elettronica dei documenti

Dallo studio effettuato dall’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano, i cui…

Pubblicato il 01 Giu 2010

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Dallo studio effettuato dall’Osservatorio Fatturazione
Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del
Politecnico di Milano, i cui risultati sono stati presentati lo
scorso 19 maggio a Milano, emerge una costante espansione presso
le aziende italiane dellaconservazione sostitutiva e della
veicolazione elettronica dei documenti. I ricercatori del
Politecnico distinguono tre modelli attuativi di
Fatturazione Elettronica
assai diversi tra loro: la
Conservazione Sostitutiva, la Fatturazione Elettronica
“pura” e la Veicolazione Elettronica.

Con la Conservazione Sostitutiva si ricercano
essenzialmente benefici legati alla dematerializzazione dei
documenti “fattura” – e, per estensione logica,
anche di altri documenti – che possono essere conservati in
formato digitale senza necessità di archiviare l’originale
cartaceo. La sorgente dei benefici (circa 1-2
euro per fattura) è prevalentemente una riduzione dei costi di
conservazione fisica dei documenti e reperimento degli stessi in
caso di necessità. Le imprese che hanno adottato o stanno
applicando modelli di Conservazione Sostitutiva di Fatture o di
altri documenti a valenza fiscale o civilistica sono ormai alcune
migliaia (tra 2.000 e 3.000).

I modelli di Fatturazione Elettronica “pura”
a norma di legge
sono caratterizzati dal fatto che la
fattura nasce, viene trasmessa, ricevuta e conservata
esclusivamente in formato elettronico. Questa maggiore
pervasività consente di ottenere benefici
superiori
(tra i 5 e i 10 euro per fattura), dipendenti
dalla qualità dell’interazione con i propri partner di
filiera. Tuttavia la Fatturazione Elettronica
“pura” a norma di legge è un fenomeno ancora
marginale in Italia
, anche per la ormai cronica mancanza
del Decreto Attuativo dell’obbligo di Fatturazione
Elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione.

La Veicolazione Elettronica delle fatture e di
altri documenti del ciclo dell’ordine (in formato
strutturato o non strutturato), infine, comporta
un’estensione delle logiche della Fatturazione Elettronica
pura all’intero ciclo commerciale, idealmente dalla stipula
dei contratti alla chiusura dei pagamenti. Ai benefici legati
all’automazione del processo si aggiungono, in questo caso,
i benefici legati al miglioramento della qualità e, quindi, alla
riduzione dei costi di gestione delle inaccuratezze. I benefici
netti possono valere diverse decine di euro per ciclo documentale
(da 25 fino anche a 65 euro) in funzione del settore e del grado
di copertura del ciclo. L’adozione di queste
soluzioni è in rapida crescita
: circa 8.000 imprese
utilizzano sistemi EDI per scambiare documenti del ciclo
dell’ordine, ed altre 50.000 imprese hanno adottato altre
soluzioni di interscambio documentale.

Le aziende che non hanno ancora adottato soluzioni di
Fatturazione Elettronica evidenziano come principali
elementi di freno la gestione del cambiamento
(quasi il
30%) e la difficoltà di identificazione e
quantificazione dei benefici
(quasi il 25%). Supportare
le organizzazioni nel gestire il cambiamento – senza nulla
togliere alla responsabilità individuale di ciascuna impresa
– e nella comprensione dei benefici, dimostrati dai
numerosi casi di successo esistenti nel nostro Paese, sono quindi
elementi fondamentali per eliminare i fattori di inibizione
ancora esistenti.

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