30 anni di SAP Italia. La più grande software house europea festeggia in questi giorni l’anniversario dall’avvio dell’attività in Italia, avvenuto nel 1988 in un ufficio del Palazzo Orione nel Centro direzionale Colleoni ad Agrate Brianza, con soli 5 dipendenti.
Proprio in quell’anno la casa madre, fondata 16 anni prima da cinque ex dipendenti tedeschi di IBM a Weinheim (il trasferimento nello storico quartier generale di Walldorf, presso Heidelberg, è avvenuto nel 1977), conquistava il suo millesimo cliente: la multinazionale americana Dow Chemical. E si quotava alla Borsa di Francoforte sulla scorta della continua crescita del suo sistema gestionale per mainframe SAP R/2, scritto nel linguaggio proprietario ABAP.
Per la cronaca, il nome SAP è l’acronimo dell’espressione tedesca “Systeme, Anwendungen, Produkte in der Datenverarbeitung”, acronimo che resta immutato anche in altre lingue tra cui l’italiano (Sistemi, Applicazioni e Prodotti nell’elaborazione dati) e soprattutto l’inglese. Mentre la “R” dei più famosi prodotti SAP – R/2 e R/3 – non significa “release” ma “Real-time data processing”.
I primi clienti di SAP Italia, precisa un comunicato dell’azienda, furono filiali italiane di multinazionali tedesche (come BASF, Bayer, Bosch, Hoechst e Solvay) che già in Germania avevano adottato SAP. Il primo cliente a proprietà italiana è stato FAG Cuscinetti, oggi parte del gruppo Schaeffler. L’esplosione del business italiano è poi venuta negli anni ’90 grazie a SAP R/3, il sistema ERP su piattaforma client/server presentato nel 1991, che nel tempo è diventato in pratica l’ERP “standard de facto” nelle grandi aziende di tutto il mondo, e ha decretato il passaggio di SAP da impresa tedesca di successo con qualche filiale all’estero a multinazionale del software – l’unica europea – con centinaia di migliaia di imprese clienti letteralmente in tutti i paesi del mondo.
Gli anni ’90 in Italia segnano tra l’altro l’istituzione del SAP Forum (prima edizione a Milano nel 1995), l’evento dedicato all’ecosistema di partner e clienti che tuttora si ripete annualmente, e alla fine del decennio SAP Italia conta oltre 2500 clienti e supera i 250 dipendenti, con un fatturato 2000 di 135 milioni di euro.
Negli anni 2000 poi la crescita è continuata, favorita all’inizio anche da fenomeni che hanno fortemente favorito la corsa al rinnovo (o all’adozione) dei sistemi ERP, come l’epocale “Millennium Bug” e il passaggio dei paesi europei dalle valute locali all’euro. Nel 2002 Enrico Negroni, amministratore delegato da oltre 10 anni, assume una carica internazionale e lascia il posto a Roberto Pasetti.
Nel 2003 i dipendenti sono oltre 420, e nel 2005 si tiene la prima edizione del SAP Executive Summit a Cernobbio, l’evento esclusivo pensato da SAP Italia come momento di confronto tra rappresentanti delle Istituzioni e business leader delle più importanti aziende italiane. Sempre nel 2005 Augusto Abbarchi diventa amministratore delegato.
La seconda metà del decennio vede tra l’altro il lancio di mySAP.com, una strategia per combinare le nascenti soluzioni per l’e-commerce con le applicazioni ERP esistenti e le nuove tecnologie web, e il deciso investimento sulle soluzioni per le PMI All-in-One (medie imprese) e Business One (piccole imprese, frutto dell’acquisizione di una software house israeliana), e sul canale di partner per diffonderle anche sul mercato italiano.
L’ultimo decennio infine per la corporation è quello di HANA, del cloud e delle grandi acquisizioni. HANA è il DBMS (sistema di gestione di database) in-memory lanciato nel 2010, con forti miglioramenti nella velocità di elaborazione e nella riduzione dello spazio di archiviazione, che è diventato la base dell’intera offerta SAP. Il Cloud viene interpretato da SAP come offerta soprattutto di soluzioni verticali e funzionali (HR, marketing, procurement, ecc.), con cui estendere il nucleo “digital core ERP” aziendale attraverso una piattaforma di integrazione e sviluppo (Hana Cloud Platform).
Quanto alle acquisizioni, ricordiamo Business Objects (2008), Sybase (2010), SuccessFactors (2012), Ariba (2012), Hybris (2013), e la prima acquisizione in Italia, quella della startup genovese Plat.One (2016), specializzata nella comunicazione tra oggetti intelligenti (end-to-end device management), la cui tecnologia è considerata una componente importante dell’offerta di SAP per l’Internet of Things.
Nel 2010 Agostino Santoni diventa amministratore delegato. SAP Italia supera i 300 milioni di euro di fatturato, conta oltre 3500 clienti e trasferisce il quartier generale all’Energy Park di Vimercate, in uno dei primi edifici nel nostro Paese certificati Platinum Leed per la sostenibilità ambientale. L’anno successivo viene inaugurata la nuova sede di Roma, e nell’ottobre 2012 Luisa Arienti viene nominata Amministratore Delegato. Inizia l’era della “digital transformation”, e HANA comincia a conquistare come utenti le grandi aziende italiane, tra cui Trenitalia, Ferrero, Piaggio, ACEA, Calzedonia, Marcegaglia, Prysmian.
Nel 2015 poi c’è il lancio di SAP S/4HANA, la business suite di ultima generazione, adottata in Italia da aziende come Bauli, Technogym, La Feltrinelli, iGuzzini, Università Cattolica del Sacro Cuore, Benetton e OMR. E proprio pochi mesi fa SAP ha presentato in Italia anche Business ByDesign, il suo ERP interamente in Public Cloud, con i primi clienti Pininfarina, AW Rail e BPV.
Oggi SAP Italia conta circa 700 dipendenti e 7000 aziende clienti, di cui l’80% sono PMI. I settori più rappresentati nella lista clienti di SAP Italia sono Servizi e PA (19%), Energia e Risorse naturali (18%), Retail & Beni di Consumo (15%), Manufacturing (14%). In Italia esiste anche uno User Group di SAP, che rappresenta circa 200 aziende clienti.
«In questi anni, SAP ha acquisito un ruolo determinante anche nel panorama economico del nostro paese, generando un indotto di partner di oltre 200 aziende con decine di migliaia di professionisti – spiega Arienti in un comunicato stampa -. Siamo nell’era dell’economia digitale e le aziende italiane vogliono farsi trovare pronte. È un aspetto che non riguarda solo le grandi aziende, c’è grande fermento anche tra le piccole e medie imprese. SAP sta vivendo uno dei migliori momenti della sua storia, e ha già la tecnologia pronta per accompagnare le aziende nell’adozione di nuovi scenari come l’Artifical Intelligence, la Blockchain, il Machine Learning, che già da quest’anno arriveranno a un livello di maturità tale da permetterci di raccontare nuovi casi di applicazione».