Per un’organizzazione che cresce e che punta a offrire ai propri clienti un portafoglio di servizi e soluzioni sempre più vasto ed efficace, innovazione vuol dire prima di tutto riuscire a far evolvere architetture e piattaforme IT aprendole al nuovo panorama applicativo, senza intaccare o rallentarele prestazioni, fondamentali per il business. L’obiettivo è integrare hardware e software già installati con gli elementi aggiuntivi del sistema informativo, creando un’infrastruttura senza soluzione di continuità che non implichi ulteriore complessità per gli utenti. E che anzi aiuti a semplificarne la gestione. È questa la sfida affrontata con successo da Sergio Ribba, Innovation Director di PRES, system integrator specialista nella progettazione di servizie soluzioni ICT a supporto del business.
«PRES è un’azienda in evoluzione e in fortissima crescita, con un’espansione che coinvolge molti fronti: da quello commerciale alle aree tecnologiche su cui si struttura l’offerta, passando per il piano dell’occupazione, visto che anno dopo anno assistiamo alla crescita del numero di risorse che entrano a far parte del team», spiega Ribba, che approfondisce nell’intervista le peculiarità di un progetto di rinnovamento in chiave Hyperconvergence, basato su tecnologie Cisco e Citrix, per la creazione di un vero digital workplace.
Quali esigenze, sfide o opportunità hanno portato PRES a intraprendere il progetto?
Per noi il sistema informativo non è soltanto la piattaforma con cui operiamo per garantire il funzionamento dell’azienda, è anche l’elemento su cui PRES basa le strategie di crescita e l’innovazione tecnologica della propria offerta. L’opportunità di rinnovamento dell’architettura nasce come conseguenza del momento storico: continuiamo a espanderci e quindi dobbiamo porrele basi per farlo in maniera solida e sostenibile.
La vostra scelta è ricaduta su Cisco Hyperflex. Perché?
L’allestimento del nuovo data center è stato pianificato in funzione delle soluzioni di Hyperconvergence. Il sistema di elaborazione da cui siè partiti aveva già come colonna portante la tecnologia Cisco UCS: un sistema basato sulla serie B di blade server integrati per mezzo di appositi Fabric Interconnect nell’architettura Cisco Unified Computing System, collegato ad apparecchiature di storage con apparati Cisco Nexus per realizzare connessioni Fibre Channel over Ethernet (FCoE). Il nuovo sistema di elaborazione aggiunge, grazie all’introduzione di quattro nodi Hyperflex All-Flash e alle connessioni garantite dai Fabric Interconnect, ulteriori risorse di memoria, storage e computing, ad elevate prestazioni, aumentando la capacità elaborativa dell’intero sistema. Questo ci consente di continuare a ospitare le applicazioni già esistenti – e vitali, come SAP – e di introdurre l’infrastruttura per l’erogazione delle applicazioni software. Parliamo in questo caso di un’architettura Citrix dedicata al nostro nuovo workspace digitale.
Per quali ragioni avete scelto le soluzioni Cisco e Citrix?
Tra i motivi che possono essere individuati nella determinazione delle scelte basate sulle tecnologie Cisco Hyperflex, Citrix XenApp e XenDesktop, oltre ai già citati criteri di integrazione con la preesistente architettura hardware, ci sono l’attenzione all’erogazione di un servizio di alto livello sotto i profili delle prestazioni e della user experience, senza contare gli aspetti legati alla sicurezza e alla protezione dei dati e delle risorse aziendali. Sono entrambi elementi irrinunciabili per rendere davvero efficiente l’organizzazione e consentire alle persone di svolgere al meglio il loro lavoro.
Quali vantaggi si sono ottenuti dal punto di vista dell’ordinaria amministrazione?
Grazie all’ ammodernamento del sistema di elaborazione basato su Cisco Hyperflex e all’adozione delle architetture Citrix, disponiamo oggi di una piattaforma più gestibile, meglio integrata rispetto al recente passato, frutto di un’implementazione che ci ha permesso di salvaguardare gli investimenti precedenti e di stabilire le nuove modalità di fruizione delle applicazioni e dei dati con modalità più semplici, più efficienti, più agili. Da una parte riscontriamo un miglioramento nella conduzione delle attività su cui le persone sono quotidianamente impegnate, dall’altra abbiamo ottenuto il risultato altrettanto apprezzabile di una maggiore efficienza e semplicità nella gestione del sistema stesso da parte dei colleghi impegnati nella sua amministrazione.
E invece sotto il profilo operativo/tecnico quali sono stati i benefici?
Sfruttando le componenti software, Cisco Hyperflex è ad esempio in grado di realizzare una piattaforma scalabile. Integrando in un singolo nodo le tre funzioni elementari dell’elaborazione, ovvero Storage, CPU e Ram, e permettendo a più nodi di operare in maniera aggregata, garantisce facilità e flessibilità di espansione tramite l’addizione di ulteriori nodi. Inoltre impiega proprietà elaborative quali la compressione e la deduplicazione che rendono di più semplice accesso il file system, già strutturato per operare ai massimi livelli di efficienza grazie a specifici algoritmi di trattamento e memorizzazione dei dati. Siamo convinti che l’adozione della nuova piattaforma elaborativa, basata su una soluzione creata per ovviare alle limitazioni degli ambienti operativi tradizionali, costituisca per l’azienda una grande opportunità: possiamo generare vantaggio competitivo attraverso l’agevolazione dell’amministrazione, l’incremento della sicurezza, il superamento dei limiti generalmente riscontrati dagli utilizzatori. Il tutto grazie all’ottimizzazione delle prestazioni e alla duttilità nella fruizione di dati, applicazioni e servizi.